Le alunne e gli alunni escono a frotte dalle aule; le voci, le risate e gli sguardi sono allegri ed emozionati. Non è il solito disordine della ricreazione o quello frenetico in seguito al suono dell’ultima campanella quotidiana. Il fiume colorato e allegro di ragazze e ragazzi esce in modo ordinato e pare avere un corso ben preciso. I più grandi, le terze, vanno al centro del campo da basket della scuola e si mettono seduti, gambe incrociate. Le seconde classi e i più piccoli, quelli delle prime, dispongono sulla pista di atletica cartelloni e fogli colorati. Oggi alla Scuola Secondaria di Primo Grado E. Pea di Porcari, alunni, docenti e personale A.T.A hanno sospeso il normale corso delle lezioni per dire a voce alta una sola parola: Pace. È proprio Pace la parola che le ragazze e i ragazzi di terza formano, nel mezzo del campo sportivo, con i loro corpi; una scritta enorme e viva di sguardi pieni di domande e speranze. Le altre classi hanno disposto i cartelloni preparati nei giorni precedenti a questa iniziativa scolastica nata dalla volontaria necessità dell’istituto di Porcari di manifestare il netto rifiuto di ogni forma di guerra e il desiderio di pace. I messaggi realizzati da tutte le classi contengono espressioni di solidarietà al popolo ucraino che in questi giorni sta vivendo una vera e propria tragedia umanitaria; vi sono richiami alla Costituzione con l’articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, disegni che raffigurano i colori e i simboli della pace così come citazione di poesie e canzoni contro la guerra. Tutti hanno partecipato con le proprie emozioni a creare un evento che ha unito le intenzioni e i cuori di tutta la scuola in un unico e potente pensiero di pace. Anche il Sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari ha partecipato all’evento accompagnato dal Dirigente dell’Istituto Filippo Guidi «I nostri ragazzi della Scuola Enrico Pea per la Pace. È stato un momento breve ma intenso – ha scritto il Sindaco alla fine della manifestazione – Bello vederli sorridenti ma molto consapevoli di quello che sta succedendo. Osservarli “costruire” la parola Pace con i loro corpi come per dire ‘ci mettiamo in campo anche noi’. Un lunghissimo applauso di speranza ha accompagnato questo momento che hanno vissuto con i loro compagni. Grazie alla scuola, agli insegnanti e grazie ai nostri ragazzi». Una mobilitazione commovente nella speranza che la pace, quella vera, arrivi prima che le scritte di gesso colorate inneggianti alla fratellanza dei popoli nel cortile della scuola vengano cancellate dal trascorrere dei giorni.